Corridoi che assorbono e avvolgono in un vortice infinito di profondità e tempo. Monumenti alla terra slanciati verso il basso.
Attraverso le antiche città del tufo da Pitigliano, Sorano, Sovana , erette su rupi circoscritte da torrenti, bastioni rocciosi, fatte di vuoti e di pieni: vicoli, scalette, passaggi, cortili e logge si duplicano all'interno della roccia, dove si articola una città in negativo. Di questo equilibrio fatto di dentro e fuori, di ciò che si vede e non si vede si nutre la bellezza e il mistero delle città del tufo.
Per andare da una città all'altra si percorrevano anticamente le vie “tagliate”, veri e propri monumenti alla terra slanciati verso il basso. Una luce morbida cala dall’alto e illumina le curve del labirintico percorso, ma ancora oggi non rischiara il mistero della loro costruzione. A noi rimane una sperimentazione del camminare come preghiera fisica, temporale e simbolica, e forse è questo il significato che gli Etruschi davano a questa forma ante litteram di Land Art.
PERCORSO
Entreremo nelle profondità del tempo e della terra, camminando dentro le testimonianze di antichi popoli che si fondono e si confondono con un paesaggio che sembra immune dalle contaminazioni della nostra contemporaneità: le vie cave, stretti sentieri scavati nella terra dalle pareti alte fini a 20mt.
Le vie cave, dette anche 'tagliate', sono una creazione ancora poco conosciuta del popolo etrusco, di cui peraltro rimangono oscuri ancora numerosi aspetti. Si tratta di cunicoli semisotterranei che si snodano in percorsi misteriosi e suggestivi, scavati nel tufo che caratterizza il territorio dell’entroterra maremmano.
Insolite opere, che non hanno eguali presso nessun'altra civiltà, sono rinvenibili soprattutto nella media valle del fiume Fiora, nelle zone di Sorano, Sovana, Pitigliano e Saturnia.
Storici e archeologi hanno ipotizzato varie spiegazioni per queste enigmatiche opere d'ingegno: corridoi per convogliare le acque piovane dai pianori rialzati alle vallate, semplici vie di comunicazione, passaggi segreti per fuggire a un attacco nemico, sentieri per le processioni, cerimonie e riti collettivi di comunicazione con le divinità della terra e il mondo dei morti (presso molte civiltà del passato l'idea del labirinto era associata all'aldilà e percorrerlo equivaleva a una sorta di iniziazione ai misteri della rinascita)
Potremo scegliere tra itinerari di tipo turistico, percorsi archeo-trekking lungo le famose Vie Cave Etrusche, itinerari lungo il fiume Lente, alla ricerca delle rovine di Vitozza, la così detta "Città Perduta" o tutto insieme ed altro ancora facendoci distillare, passo dopo passo, la storia di un magico popolo e del suo immaginario, negli occhi e nell’immaginazione.
E poi ci ergeremo come utopie su rocce di tufo ove, senza continuità, pietra ed immaginazione hanno dato vita al miracolo di Pitigliano.
Queste profonde vie formato da tutti passi perduti di popoli antichi che riecheggiano gli uni sugli altri, lo si può intendere come un segno che il tempo dilegua, ma non svanisce: cresce in profondità!!
L'itinerario proposto è di 5gg ma, nella natura e nella filosofia del nostro viaggiare, ogni percorso è modulabile da 2 a più giorni in base alle vostre esigenze e al ritmo con cui entrare nella Storia.
Per un etrusco tutto era animato, l'intero universo era vivo ed il compito dell'uomo era quello di vivere in seno a quella vita, attingendo alle grandi forze vitali che vagano per l'universo